Friday, January 18, 2008

Analisi de "L'Unicorno"


























Dai miei appunti personali :

"In una stanza immaginaria, tra pareti sporche e verdastre, vi è una figura antropomorfa seduta in posa, con gli occhi fissi verso lo spettatore. Ha il capo coperto da un leggero velo biancastro, che ne delinea le forme equine. Le braccia e le gambe sono quelle di un uomo normale, ma sembrano uscire e prender forma da un busto e un bacino artificiali. Un busto legnoso, secco, con un grosso buco al centro ; da questo buco fuoriescono ali nere e fiamme.

La figura rimane impassibile mentre ci osserva e si lascia guardare. Forse ha paura e forse sotto quel velo nasconde un'espressione triste o spaventata, ma decide di rimanere ancora lì, impassibile, a guardarci. Ai piedi indossa scarpe femminili, scarpe col tacco. Nella mano sinistra stringe un corno. Un corno lungo e affilato, dai contorni tortuosi e scavati. Un corno che la nostra mente non faticherà a collegare come appartenente alla misteriosa figura antropomorfa, nonchè all'animale leggendario che rappresenta : l'unicorno."


[...]

L'atto di strapparsi il corno non è che il cominciamento di un percorso verso la ricerca di se stesso, in un tentativo disperato di trovare nella sua diversità la normalità di esistere;[...]
E' il rifiuto di una diversità psicologica, che lo rendeva però reale, a favore di un'altra diversità accettata solo dal proprio inconscio.
Mentre ai nostri occhi egli risulta sempre un diverso, un freak deforme e innaturale che trasmette sensazioni di disagio e curiosità in chi lo osserva, dentro di sè c'è la ricerca della perfezione[...]
La leggenda dell'Unicorno vuole che, se privato del proprio corno, l'animale muoia. La perdita del corno è anche la perdita del candore, della verginità, della positività che l'animale rappresenta.[...]
La tavola segue l'onda del mio turbolento percorso artistico individuale che ha origine dapprima come viaggio surreale attraverso le emozioni e il fantastico, e in seguito più concentrato verso l'analisi introspettiva ed estrospettiva delle debolezze di una figura umana mutevole e sofferente. Anche questa tavola ci offre spunti per differenti chiavi di lettura, una lettura che ruota attorno alla sessualità e alla diversità di una figura umana metaforicamente associata all'unicorno.
I resti del corpo legnoso sono dunque probabilmente l'inizio di tutto : la trasmutazione dell'uomo/unicorno è il prodotto della distruzione dell'involucro costrittivo che bloccava il desiderio di rivelarsi nella sua diversità."